Lascia il tuo Du'a per la Siria e che Allah accetti da tutti noi.

20 feb 2011

Strage in Libia: 300 morti non si fermano gli scontri.

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,

Qui di seguito gli aggiornamenti sulla tragica situazione in Libia, speriamo bi idni Allah che tutto questo finisca presto, perchè non ha senso, troppe vittime innocenti, e queste persone che sparano contro i loro fratelli si definiscono musulmani, Allah solo conosce la punizione che gli spetta per quello che stanno facendo, che Allah faccia riposare in pace le anime di tutti coloro che hanno perso la vita.

Inna li ALLAH wa inna ilahi rajihin. 

Tripoli, 20 feb. Nuovi scontri oggi davanti al tribunale di Bengasi e si contano molti morti. E' quanto denuncia una manifestante libica in piazza contro il regime di Muammar Gheddafi, Intisar al-Aqili, nel corso di un collegamento telefonico con la tv araba 'al-Jazeera'. "I militari del battaglione al-Fadil Abu Omar, in buona parte mercenari provenienti da diversi paesi africani - spiega - hanno aperto il fuoco sui manifestanti che celebravano i funerali delle vittime degli scontri di ieri. Ci hanno attaccato con armi pesanti e con l'ausilio degli elicotteri. Al momento non riusciamo a contare quanti morti ci sono in strada".
Anche il sito informativo libico 'Libya al-Youm' denuncia che "i militari inviati dal regime libico per reprimere i manifestanti di Bengasi stanno usando in queste ore armi pesanti contro le persone riunite davanti al tribunale cittadino" come razzi Rpg e armi anti-carro.
"Sparano anche contro le case e contro i manifestanti mentre fuggono da soli per le strade di Bengasi" riferisce un attivista per i diritti umani libico in collegamento telefonico da Bengasi con 'al-Jazeera'. Mentre l'attivista parla si sentono chiaramente i colpi di arma da fuoco che vengono sparati nelle sue vicinanze. "Gruppi di mercenari africani armati stanno sparando in città contro i manifestanti - ha affermato - stanno facendo una strage".
L'attivista per i diritti delle donne, Souad Ahmad, ha inoltre lanciato l'allarme stupri a Bengasi: ''Ci sono i mercenari africani mandati in città che violentano le donne".
Girano voci tra i manifestanti di Bengasi secondo le quali sarebbe in corso un golpe, guidato dal generale Abdelfattah Younis". E' quanto ha affermato il medico dell'ospedale 'al-Jala' di Bengasi, Khalil Ahmad, nel corso di un collegamento telefonico con 'al-Jazeera'. Durante la telefonata con l'emittente qatariota il medico si trovava in via Jamal Abdel Nasser di Bengasi tra i manifestanti ed ha comunicato che "i morti portati oggi solo nel nostro ospedale sono 15 mentre i feriti sono più di 100". Prima di questo ultimo dato fonti mediche avevano parlato di 285 morti in tutto a Bengasi da martedì scorso, quando è iniziata la protesta, ad oggi. Gli ospedali di Bengasi hanno lanciato un appello con cui chiedono medicine e donazioni di sangue, di qualsiasi gruppo sanguigno.
I siti dell'opposizione libica hanno annunciato che il generale Abdelfattah Younis sarebbe alla guida di un battaglione dell'esercito diretto verso il quartiere di al-Barka di Bengasi, dove si trova la via Jamal Abdel Nasser, per "liberare la zona dalla presenza dei mercenari africani di Gheddafi".
Anche a Tripoli è in corso una grande manifestazione contro il Colonnello. Il gruppo di manifestanti che controlla il centro di al-Zawiyah, nella parte occidentale della Libia, ha deciso di dirigersi verso la casa di Gheddafi a Tripoli. Lo riferisce 'al-Jazeera', secondo la quale il gruppo di manifestanti, circa 5 mila persone, ha intenzione di assaltare e dare fuoco alla casa del leader libico se non rassegna le sue dimissioni da capo di stato. La città costiera di al-Zawiyah dista circa 30 chilometri dalla capitale.
La tribù degli al-Furjan, presente nella città di Sirte, si è schiarata al fianco dei manifestanti e contro il Gheddafi. Lo annunciano i siti dell'opposizione libica in internet. Gli stessi siti denunciano l'uso da parte delle forze di sicurezza libiche nell'est del paese degli immigrati clandestini rinchiusi nei centri di detenzione temporanea di Tripoli come 'mercenari' armati per reprimere le proteste in corso.
L'ex premier libico e braccio destro di Muammar Gheddafi, Abdessalam Jallud, ha preso le distanze dalla repressione attuata in questi giorni. Secondo quanto riferiscono i siti dell'opposizione libica, Jallud avrebbe chiesto al Colonnello di evitare ulteriori spargimenti di sangue e di non sparare sui manifestanti e in Libia circolano voci su un suo arresto. Inoltre un secondo membro del Comitato rivoluzionario di Tripoli, Khouildi al-Hamidi, sarebbe fuggito con la famiglia in Tunisia.
Un familiare del leader libico al giornale arabo 'al-Sharq al-Awsat' ha intanto rivelato che il Colonnello ''non fuggirà e non lascerà il paese anche se dovessero precipitare le cose perché intende morire qui".



Libia, Internet, Facebook الى الشباب الليب

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Per i fratelli in Libia ecco come poter accedere a Internet e Facebook,

condividete Bi Idni Allah, che riposino in pace i fratelli caduti.

Assalamu halaikum e arrivederci al prossimo post.

18 feb 2011

ATHAN Programma per l'orario delle preghiere (Salat, Adhan)

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,

Un altro programma veramente utilissimo, che quasi ci fa sentire più vicini ai nostri paesi musulmani, Athan infatti è un programma che una volta configurato con la propria città, (è dotato di ben 6 milioni di città tra cui scegliere), si invoca automaticamente nel momento della preghiera per ognuna delle cinque preghiere e compie l'adan, vi è anche la possibilità di scegliere tra quattro adan diversi riferiti alle diverse tipologie di recitazione che variano leggermente come sappiamo da paese a paese.
Vi consiglio caldamente di scaricarlo e installato se non ce l'avete perchè veramente vi aiuterà nell'effettuare le preghiere negli orari giusti, e sappiamo questo quanto è importante per ogni musulmano.


Per qualsiasi eventualità o problema lasciate un commento qui sotto e sarò felice di rispondervi bi idni Allah.

Grazie e arrivederci al prossimo post.

Scarica Athan, programma per l'orario delle preghiere.

Programma per memorizzare il Corano

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,



Oggi vi propongo bi idni Allah un utile programma che vi potrà aiutare nella memorizzazione del libro di Allah sbwt, seppur in inglese è molto semplice da utilizzare, vi permette di ascoltare i versetti parte per parte facendovi decidere la pausa tra una parte e l'altra e molto altro.

il file è in formato torrent e quindi per scaricarlo avete bisogno di un programma come utorrent che potete liberamente scaricare qui.

Se avete problemi nel download o nell'installazione, lasciate pure un commento qui sotto, sarò felice di aiutarvi bi idni Allah.

Grazie e arrivederci al prossimo post.

Scarica Programma per memorizzare il Corano

11 feb 2011

Mubarak si dimette: il popolo ha vinto

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,



Il Cairo, 11 feb. - Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di capo dello Stato. Lo ha annunciato il vice presidente, Omar Suleiman, nel corso di un messaggio letto alla tv pubblica del Cairo. La gestione del potere è passata nelle mani del Consiglio Supremo delle forze armate che a breve, attraverso un comunicato letto dalla tv di Stato egiziana, spiegherà in che modo sarà gestito il potere in questa fase di transizione che va dalle dimissioni di Mubarak fino alle prossime elezioni di settembre. Secondo le prime indiscrezioni, il presidente della Corte Costituzionale parteciperà alla gestione del potere e le camere saranno sciolte.
A Piazza Tahrir, al Cairo, l'annuncio delle dimissioni è stato accolto con una vera e propria esplosione di gioia tra applausi, grida di giubilo e bandiere al vento. Dopo 18 giorni di proteste contro il raìs la piazza simbolo della rivolta egiziana, già avvolta nel buio della sera, è in festa.
"E' il più bel giorno della mia vita, il paese è libero!", è il breve messaggio pubblicato su Twitter dal Premio Nobel Mohammed ElBaradei, leader dell'opposizione egiziana, il quale ha inoltre annunciato che non ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. "Non so da dove cominciare a descrivere la mia reazione, è una gioia, è esilarante, è la totale emancipazione per 85 milioni di persone - ha commentato ancora ElBaradei - Per la prima volta l'Egitto è stato liberato e ha messo i suoi piedi sulla via giusta, verso la democrazia e la giustizia sociale". "E' il giorno migliore della mia vita - ha detto ancora - l'Egitto è libero dopo decenni di repressione, ora ci sarà una transizione positiva dei poteri".
Nel frattempo Mubarak ha lasciato il Cairo per Sharm el-Sheikh per poi espatriare all'estero. L'aereo del presidente egiziano è atterrato all'aeroporto di Sharm el-Sheikh mentre era in corso la preghiera del venerdì islamico, si legge sul sito internet del quotidiano filo-governativo egiziano 'al-Ahram'. Il capo di Stato si è recato "sotto un ingente dispiegamento di uomini della sicurezza verso il palazzo presidenziale di Sharm, a pochi passi da un importante hotel della zona. Poco dopo è atterrato nell'aeroporto locale anche un elicottero carico di bagagli che sono stati portati con l'ausilio di 3 auto verso il palazzo presidenziale". Fonti sostengono che Mubarak era accompagnato da un alto ufficiale dell'esercito ma non dai suoi familiari. Secondo il sito "il fatto che abbia portato molte valigie può voler dire che dovrebbe espatriare direttamente dall'aeroporto di Sharm". A Sharm el-Sheikh in ogni caso c'è una delle residenze di Mubarak
Il presidente americano, Barak Obama, era stato informato questa mattina (ora degli Stati Uniti) della decisione di Mubarak. Lo rende noto CNN.
In giornata migliaia di manifestanti avevano lasciato piazza Tahrir e le strade intorno alla tv pubblica del Cairo, per dirigersi verso il palazzo presidenziale, dove in mattinata era iniziata un'altra manifestazione spontanea contro Mubarak. La sede della tv di Stato del Cairo è stata sotto assedio da ieri sera. I manifestanti hanno impedito ai giornalisti e ai tecnici dell'emittente di raggiungere i loro uffici. Inoltre, secondo l'emittente 'al-Jazeera', dalla scorsa notte i manifestanti hanno bloccato anche i giornalisti che si trovavano all'interno impedendogli di lasciare l'edificio.
Un manifestante è morto per un colpo di arma da fuoco a el-Arish, nel Sinai, dove si registrano violenti scontri tra polizia e civili. Secondo alcuni testimoni, il colpo mortale è stato sparato da un cecchino che si trovava sul tetto di un palazzo. Sono inoltre diversi i feriti degli scontri a fuoco tra manifestanti e polizia. I manifestanti hanno anche dato alle fiamme la locale stazione di polizia e almeno due veicoli degli agenti, che hanno risposto con i lacrimogeni. A Suez i manifestanti hanno occupato le sedi delle istituzioni governative della città. Mentre a Rafah, al confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, si sono registrati scontri nella notte tra agenti delle forze di sicurezza egiziane e uomini armati. In un comunicato diffuso in mattinata l’alto consiglio delle forze armate aveva annunciato che garantirà la fine dello stato d’emergenza in Egitto non appena le condizioni lo permetteranno. I militari promettono anche che "ci saranno elezioni libere in base alle riforme costituzionali proposte" e che "saranno perseguite tutte le persone che hanno commesso atti di violenze nei giorni scorsi nel Paese". "Non perseguiremo le persone oneste che hanno lottato contro la corruzione nel Paese", recita il secondo comunicato numero diffuso dai vertici dell'esercito tramite la tv di stato egiziana. "Alla luce dei recenti avvenimenti e del passaggio delle deleghe dal presidente (Hosni Mubarak, ndr) al suo vice (Omar Suleiman, ndr), e nell'interesse della stabilità e della sicurezza del paese, garantiamo la fine dello stato d'emergenza". Un primo comunicato dell'esercito era stato diffuso prima che Hosni Mubarak pronunciasse il suo discorso alla nazione.
Un gruppo di cittadini egiziani ha presentato oggi una denuncia contro Mubarak al Tribunale penale internazionale dell'Aja. Il gruppo di egiziani, che non intende rivelare la propria identità per motivi di sicurezza, ha anche chiesto al tribunale delle Nazioni Unite di avviare un'inchiesta per crimini contro l'umanità e repressione violenta della rivolta popolare in Egitto nei confronti di altri membri del governo egiziano, tra i quali il vice presidente Omar Suleiman e l'ex ministro dell'Interno Habib al Adli.
Barack Obama, schierandosi con il popolo egiziano, aveva espresso la sua delusione e la sua evidente irritazione, nei confronti di Mubarak: "Al popolo egiziano era stato detto che ci sarebbe stato un passaggio dell'autorità, ma non è ancora chiaro se questa transizione sia immediata, significativa o sufficiente". '' Il governo egiziano deve presentare un percorso credibile, concreto ed inequivoco verso una vera democrazia - ha aggiunto -. E non ha ancora colto questa opportunità".
Obama ha anche risposto al presidente egiziano che nel suo discorso ha detto di non accettare intromissioni straniere nelle questioni interne egiziane, con un evidente riferimento a Washington. "Come abbiamo detto dall'inizio della rivolta il futuro dell'Egitto deve essere determinato dal popolo egiziano - ha detto - ma gli Stati Uniti sono stati chiari nell'appoggio ad una serie di principi chiari". "La voce del popolo deve essere ascoltata - conclude Obama - e il popolo ha detto chiaramente che non vuole tornare indietro, l'Egitto è cambiato e il suo futuro è nella mani del popolo".

Assalamu halaikum e arrivederci al prossimo post bi idni Allah



10 feb 2011

Bellissimo Hadit

Bismi Allah wa salatu wa salamu hala habibina wa nabiuna wa siidina Muhammad salla Allahu halaihi wa sallam.
(In nome di Allah pace e benedizione sul nostro amato profeta e messaggero Muhammad)

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,

Da Abû Hurayra – che Allah sia soddisfatto di lui.

Ho sentito il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) dire: "Tre dei figli d'Israele, il primo lebbroso, il secondo calvo e il terzo cieco, volle Allah mettere alla prova, mandando loro un Angelo: esso andò dal lebbroso, cui chiese: "Qual è per te la cosa più desiderabile?". E quegli rispose: "Un buon colorito ed una bella pelle, e che se ne vada via da me quel che la gente m'imputa a ribrezzo". L'Angelo lo strofinò, e la sua sozzura se ne andò via: gli fu dato un buon colorito; quindi l'Angelo chiese: "Quali beni preferisci?"; "Cammelli", rispose. Gli fu data una cammella gravida di dieci mesi, e l'Angelo disse: "Ti benedica Allah attraverso di essa"; quindi se ne andò dal calvo, cui chiese: "Qual è per te la cosa più desiderabile?". E quegli rispose: "Dei bei capelli, e che se ne vada via da me questa cosa che la gente m'imputa a ribrezzo"; l'Angelo lo strofinò e la cosa andò via, e gli furono dati bei capelli; quindi l'Angelo chiese: "Quali beni preferisci?". "I bovini" rispose, e gli fu data una vacca gravida, e l'Angelo disse: "Ti benedica Allah attraverso di essa". Quindi si recò dal cieco, cui chiese: "Qual è per te la cosa più desiderabile?". Rispose: "Che Allah mi renda la vista, ed io veda la gente". L'Angelo lo strofinò, e Allah gli rese la vista; quindi gli chiese: "Quali beni preferisci?"; "Gli ovini", rispose; gli fu data un pecora gravida. E si fecero pastori i primi due, ed allevò l'agnello il terzo; e il
primo ebbe una valle piena di cammelli, il secondo una valle piena di bovini, ed il terzo una valle piena di pecore. Poi l'Angelo, nell'aspetto e nella forma di prima, si recò dal lebbroso e disse: "Sono un uomo povero, e mi si sono rotte in viaggio le corde24, e adesso non ho più il sufficiente, a meno che non sia per Allah, e quindi a mezzo tuo: chiedo a te, nel Nome di Colui Che ti ha dato il buon colorito e la bella pelle ed i beni, di darmi un cammello con cui arrivare alla fine del mio viaggio". Quegli rispose: "Gli impegni sono tanti"; l'Angelo
aggiunse: "È come se ti conoscessi: non eri lebbroso, e la gente te lo imputava a ribrezzo? Non eri povero, e Allah ti ha dato?". Rispose: "Ho semplicemente ereditato questi beni, di generazione in generazione". L'Angelo replicò: "Se stai mentendo, ti faccia ritornare Allah nella condizione nella quale ti trovavi
prima". E si recò dal calvo, nell'aspetto e nella forma di prima, e chiese a lui come aveva chiesto all'altro, ed egli gli rispose allo stesso modo; e l'Angelo replicò: "Se stai mentendo, ti faccia ritornare Allah nella condizione nella quale ti trovavi prima". E si recò dal cieco, nell'aspetto e nella forma di prima, e gli disse: "Sono un uomo povero, un viandante, e mi si son rotte in viaggio le corde, e adesso non ho più il sufficiente, a meno che non sia per Allah, e quindi a mezzo tuo. Chiedo a te, nel Nome di Colui Che ti ha reso la vista, una
pecora, colla quale arrivi a buon fine nel mio viaggio". Quegli rispose: "Ero cieco, e Allah mi ha reso la vista: prendi quello che vuoi e lascia quello che vuoi, e, per Allah, non ti farò carico25 di alcuna cosa tu prenda oggi nel Nome di Allah Potente e Glorioso". L'Angelo disse: "Tienti i tuoi beni; siete stati soltanto messi alla prova, e Allah è rimasto soddisfatto di te, mentre è in collera coi tuoi due compagni".

Al-Bukhârî e Muslim concordano.

Allah sbwt ci mette alla prova tutti i giorni e di ogni cosa ha dato segno evidente, la differnza è nel fatto che c'è chi coglie questi segni, e prima o poi segue la retta via, chi pultroppo non li coglie e cade nella perdizione,

che Allah faccia parte di coloro che seguono la retta via...

Grazie e arrivedrci al prossimo post bi idni Allah.


5 feb 2011

Bellissimo intervento Tunisia e Egitto - sheikh Mohammed Hassan

Assalamu halaikum fratelli e sorelle,

Bellissimo messaggio del sheikh Mohammed Hassan ai nostri fratelli in Egitto.


Grazie e arrivederci al prossimo post bi idni Allah